TRIBES (OF THE INTERNET)
Siamo sempre di più ma siamo sempre più soli, questo perché il mondo si è svuotato di quel senso di comunità a forza di alimentare le nostre vite con conversazioni indivisualiste ed egocentriche che ci stanno facendo rischiare di perdere uno dei doni più belli che abbiamo: la capacità di interagire con gli altri esseri umani.
Questo shooting gravita intorno alle etichette che non vogliamo più ma che facciamo fatica a togliere via, l’editoriale si ispira ai vari tipi di utenti che facilmente si trovano sulle dating app come Grindr o Tinder e al loro modo di esporsi che è totalmente lontano da quella che è la vera quotidianità.
Lo scopo è quello di evidenziare il contrasto tra le due realtà e i cliché della comunità LGBTQIA+ che spopola nelle app più odiate e amate di tutti i tempi. Dagli sugar daddy agli etero curiosi, dai twink ai bear passando per i più tristi e autoreferenziali MxM
Dalla possibilità di avere tutto e subito, con gli esatti dettagli che desideriamo, comodamente affacciati sulle vetrine digitali che non portano a niente se non ad accontentarsi.
In questo scenario assurdo, se il dating online sembra sempre più un lavoro in quanto porta con sé lo stesso tipo di burnout, una soluzione potrebbe essere quella di disintossicarsi iniziando a spogliarsi dall’etichetta che tu o qualcuno che pensa di conoscerti ti ha affibbiato addosso anche solo per capire chi sei davvero e che cosa vuoi davvero senza più filtri.
Words: GIUSEPPE DI ROSALIA
